INDIA DEL sud

CHENNAI | MAHABALIPURAM | KANCHIPURAM | TIRUVANNAMALAI | PONDICHERRY | CHIDAMBARAM | THANJAVUR | MADURAI | PERIYAR | KOVALAM BEACH | THOTAPALLI | ALLEPPEY | COCHIN

India del Sud

Un affascinante viaggio nell’India del Sud, tra spiritualità, storia e natura. Si parte da Madras verso Mahabalipuram e Kanchipuram, culle dell’arte e della fede. Si prosegue a Tiruvannamalai con l’Ashram di Ramana Maharishi, poi Pondicherry e il tempio di Chidambaram. A Thanjavur e Madurai si scoprono capolavori dell’architettura dravidica. Dopo il verde Parco di Periyar, relax a Kovalam con trattamenti ayurvedici. Indimenticabile la crociera sulle backwaters in houseboat, prima di concludere a Cochin, vivace crocevia di culture. Un viaggio profondo tra bellezza, spiritualità e incontri autentici.

DATE: da definire
TIPOLOGIA VIAGGIO: su misura | di gruppo

Ogni viaggio su misura è modificabile in base alle esigenze del cliente.

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Giorno 1

Italia/Madras

Partenza da Milano Malpensa e Roma Fiumicino per Madras/Chennai. Cena e pernottamento a bordo. 

Giorno 2

Madras / Mahabalipuram

Arrivo a Chennai/Madras al mattino. Effettuate le operazioni di immigration e doganali, incontro col nostro rappresentante e trasferimento con nostro autista e mezzi privati a Mahabalipuram.
Sistemazione in hotel e pernottamento.

Giorno 3/4

Mahabalipuram

Prima colazione in hotel. Autista ed autovettura privata a disposizione.

MAHABALIPURAM
Inserita nella lista dell’Unesco come patrimonio culturale dell’umanità, Mahabalipuram è un’ antica località del Tamil Nadu adagiata sull’oceano, famosa per i suoi templi e per l’ antica arte scultorea da sempre nota ai suoi abitanti. Le antiche sculture di questa città si distinguono per il fatto che spesso rappresentano con genuinità, scene di vita quotidiana e ciò è in netto contrasto con le tipiche opere scultoree presenti nel resto dello stato che sono solite raffigurare divinità. Questa antica arte della scultura è tutt’oggi molto vivo a Mahabalipuram, lungo le vie si trovano allineate le botteghe nelle quali gli “artigiani” lavorano tutto il giorno, e spesso questi rinomati artisti vengono incaricati di creare opere per templi in tutto il mondo. Fu durante la dinastia dei Pallava che vennero create ed ultimate la maggior parte delle opere artistiche che ancora oggi possiamo ammirare, come ad esempio lo SHORE TEMPLE: creato nella prima metà del VII sec. d.C., questo edificio bello e romantico e di così alto valore è stato dichiarato patrimonio dell’umanità. Il recente luttuoso evento dello Tsunami nel dicembre 2004, fece affiorare, per alcune ore dal mare i resti di un altro simile tempio di cui da sempre si sosteneva l’esistenza, non oso pensare all’emozione degli archeologi ( ndr. mi si passi la digressione: il Duomo di Modena è del 1099 d.C.… Qui siamo 500 anni prima! )

L’ARJUNA’S PENANCE, probabilmente una delle sculture più genuine e vitali dell’India, rappresenta la storia della Dea Ganga che sgorga dalla testa del Dio Shiva; da notare il particolare del digiuno di Arjun ,ridotto allo stato scheletrico, semi-dio ed eroe del libro epico del Mahabaratha

I FIVE RATHAS o cinque templi sono dei mirabili esempi dei 5 stile architettonici templari dell’India del Sud, sono complessi monolitici in granito grigio. Si tratta di importanti esperimenti teorico-pratici di quelli che almeno duecento anni dopo sarebbero diventati gli stili architettonici indiani.

Si raccomanda la visita del villaggio degli intagliatori di pietra; non si tratta di una mera produzione di souvenir, ma di un’autentica espressione artistica di alto livello maturata nei secoli.


KANCHIPURAM (escursione in giornata da Mahabalipuram )
è una delle sette città sacre dell’India, le altre, situate tutte a nord, sono in genere dedicate ad una sola divinità, mentre Kanchi ( com’è chiamata dalla gente del posto) ha la particolarità di essere dedicata a Shiva e Vishnu. Tra i vari templi dedicati a Shiva hanno particolare importanza il tempio di KAILSANATHA, il più antico della città risalente al VII sec. d.C. e il tempio di SRIEKAMBARANATHAR uno dei più grandi iniziati sotto la dinastia dei Pallava e terminato, dopo varie modifiche,nel 1505 d.C. Il nome di questo tempio pare nasca come espressione modificata di ‘ eka amra nathar, cioè “Signore dell’ albero dei manghi” ; in una delle zone cintate del tempio c’è infatti un antico albero di mango venerato quale manifestazione del Dio: secondo la leggenda Parvati e Shiva, in questo luogo si sono uniti in matrimonio. Non a caso oggi molte coppie che decidono di sposarsi e le donne che desiderano un figlio vengono a pregare sotto queste fronde affinché il loro desiderio venga esaudito.

Pernottamenti in hotel.

Giorno 5

Mahabalipuram /Tiruvannamalai

Prima colazione in hotel.
Partenza in mattinata con nostri mezzi privati per il trasferimento a Tiruvannamalai.

TIRUVANNAMALAI
Località poco conosciuta e molto poco visitata dal turismo “ortodosso” nota per il crescente interesse che riveste il Tempio di Arunachaleswar, risalente all’ XI sec. e successivamente ricostruito. Non bellissimo nel suo impianto architettonico, esso è tuttavia interessante per la presenza di numerosi Sadhu che da Tiruvannamalai iniziano il loro “Yatra” delle città sante del sud.
Il primo approccio all’India mistica e della meditazione si avrà con la visita del famoso Ashram di Ramana Maharishi, famoso guru della meditazione e mistico.
Conosciuto come il “Saggio di Arunachala”, per oltre mezzo secolo Ramana Maharishi è stato il punto di riferimento di ogni  ricercatore spirituale interessato ad approfondire il mistero della vita. Il suo profondo insegnamento metafisico scevro di postulati, dogmi e intellettualismi ha conquistato i ricercatori più sinceri. Considerato un jivan-mukta (liberato in vita), ha passato la maggior parte della sua vita ai piedi di Arunachala, una montagna nei pressi di Tiruvannamalai,   una cittadina del Tamil Nadu, a circa 130 chilometri dalla capitale Chennai (Madras). Arunachala è considerata da molti Indiani l’incarnazione sulla terra di Shiva e proprio ad essa, Sri Sathya Sai Baba dedicò il suo primo bajan “Manasa Bajare”. Tenuto nell’amicizia e nella stima dei più noti Maestri del suo tempo, fu visitato da Swami Paramahansa Yogananda (noto per il libro “Autobiografia di uno Yogi” e fondatore della SRF in America) e da Sri Chandrasekharendra Saraswati, il jivan mukta che per circa 90 anni è stato lo Shankaracarya del Sri Kanchi Kamakoti Peetam (uno dei monasteri fondati da Adi Shankara – codificatore dell’Advaita Vedanta – oltre 2.500 anni fa). In Occidente Ramana Maharishi divenne noto grazie ai libri di due autori, Paul Brenton e Arthur Osborne, libri tradotti in quasi tutte le lingue. Intorno a Ramana si stabilirono ricercatori giovani e meno giovani, occidentali e orientali, dando vita ad un Asram, il Ramanasram che oggi, a quasi cinquanta anni dalla “morte” di Ramana, è un luogo che ospita i pellegrini che giungono a rendere omaggio a lui e alla sacra montagna di Arunachala. A tutt’oggi il Ramanasram è un luogo favorevole ove realizzare la natura dell’Essere, grazie alla sua Montagna. Il Ramanasram pubblica un periodico semestrale “The Mountain Path” – “Il Sentiero della Montagna” – la cui edizione ufficiale italiana sul Web è disponibile all’interno di Vidya Bharata. Come tutti i jivan mukta, Ramana ha incarnato ogni aspetto dell’insegnamento tradizionale ed è stato seguito da discepoli e devoti che percorrevano e percorrono la difficile via realizzativa secondo le tre accezioni principali jnana, bakthi e karma yoga (la Via della Conoscenza, dell’Amore e dell’Azione). Il suo insegnamento privo di fanatismi e preferenze, si colloca all’interno della Metafisica Tradizionale, quel Sanathana Dharma o Philosophia Perennis di cui Platone in Occidente fu la luce più nota. In un insegnamento tradizionale vengono meno i settarismi e le divisioni religiose, perché man mano che l’uomo ascende nel suo arduo cammino verso l’Assoluto o verso il Principio incarnato, cade ogni divisione, ogni distinzione, ogni identificazione limitante con il “mondo dei nomi e delle forme”, col “mondo del mio e del tuo”.

Pernottamento in hotel a Tiruvannamalai.

Giorno 6

Pondicherry / Chidambaran / Thanjore

Prima colazione in hotel. Autista ed autovettura a disposizione.

Partenza per Thanjavour in mattinata; lungo l’itinerario si effettuerà una breve sosta a Pondicherry per la visita del cenotafio di Sri Aurobindo situato nell’omonimo Ashram, famoso mistico e fondatore di Auroville. A seguire, la visita del Tempio di Chidambaran. Dedicato al Signore Shiva, ed alla Principessa Govindaraja Perumal, nella forma del danzatore cosmico Nataraja, il Tempio di Chidambaran è un complesso di oltre 160.000 mq nel cuore della città di Chidambaram, è uno dei Grandi Templi di Shiva del Tamilnadu. Il Tempio di Chidambaram è un capolavoro grandioso, che supera i limiti delle meraviglie architettoniche. Nella letteratura indù, Chidambaram è uno dei cinque templi sacri a Shivache rappresentano i cinque elementi naturali, Chidambaram è lo spazio. Gli altri quattro templi in questa categoria sono: Thiruvanaikaval Jambukeswara (acqua), Kanchi Ekambareswara (terra), Thiruvannamalai Arunachaleswara (fuoco) e Kalahasti Nathar (aria).

PONDICHERRY
Colonizzata dalla Francia all’inizio del 1700, Pondicherry è una graziosa città costiera che reca ancora tracce dell’era coloniale nonostante la Francia abbia rinunciato al suo controllo da più di cinquant’anni. Su iniziativa dello
SRI AUROBINDO ASHRAM , dell’ALLIANCE FRANCAISE e di vari altri organismi sono state intraprese vaste opere di restauro degli edifici del centro, molte case e palazzi situati tra il vecchio canale e il lungo mare hanno un aspetto elegante ed è frequente sentir parlare francese per le vie della città. Sebbene il passato da colonia francese lascia ben vive tutt’oggi le sue tracce, Pondicherry ha una storia antica molto forte, alcuni scavi condotti recentemente hanno dimostrato l’ esistenza di importanti legami commerciali con l’antica Roma e la Grecia.

Arrivo a Thanjavour. Visita del tempio al tramonto.

THANJAVUR
Nell’antichità fu la capitale dei re di CHOLA, anche se le sue origini risalgono agli albori dell’era cristiana. I Chola formarono il loro impero tra l’850 ed il 1270 e al culmine del loro potere il loro dominio era talmente ampio che comprendeva buona parte della penisola indiana a sud , alcune parti dello Sri Lanka e della penisola malese. Tra i più gradi degli imperatori Chola va ricordato Raja Raja cui si deve la costruzione del tempio di BRIHADISHWARA, questo splendido complesso dedicato a Shiva Nataraja fu ricavato da un unico blocco di granito che presumibilmente venne trasportato qua da qualche luogo lontano in quanto questa zona è priva di questo materiale. Tutt’oggi questa città rimane famosa per il suo peculiare stile artistico e nelle opere la divinità maggiormente raffigurata e Krishna che nella scuola di Thanjavur viene rappresentata con la pelle di colore bianco invece del più consueto blu scuro.

Pernottamento in hotel.

Giorno 7

Thanjavour/Madurai

Partenza al mattino per la visita completa del tempio di Thanjavour. Quindi, trasferimento a MADURAI, con sosta intermedia per la visita del tempio di DARASURAM.

Il tempio di Dharasuram è stupendo e poco visitato, quindi potrete apprezzarne il fascino in piena tranquillità. Il tempio è dichiarato patrimonio dell’UNESCO ed é famoso per il suo tempio Airavatesvara ed é situato a 3 km sud ovest di Kumbakonam. Questo tempio fu costruito da Raja raja II nel XII secolo. E’ uno dei più vecchi templi Chola, di cui conserva la splendida architettura ed arte. Questo tempio é stato ricostruito e ristrutturato dall’Archaeological Survey of India.

Madurai
è una città molto antica, la sua esistenza fu documentata negli scritti greci già nel IV sec. a.C. Vivace ed affollata di pellegrini, mendicanti, uomini d’affari Essa è un importante centro culturale nonché meta di pellegrinaggi. Il suo principale motivo di interesse è il tempio di SRI MEENAKSHI che si trova nel cuore della città vecchia ed è un ridondante esempio di architettura dravidica. Questo tempio brulica di attività dall’alba al tramonto. Stuoli di bambini vi avvicineranno per illustrarvi le icone, le effigi degli Dei. La sera, poi, ad orario variabile ( verso le 21.00) si effettuano le cerimonie di chiusura, dove la statua della Dea e quella del suo consorte Shiva vengono portate in processione all’interno del tempio , con canti, danze, elefanti.
Il Museo di Gandhi si segnala per una buona descrizione didascalica del “ Mahatma”, contiene molte fotografie d’epoca e memorabilia del grande leader politico e religioso, primo vero paladino della non violenza ( forse l’unico dopo il Buddha, il Cristo, il Profeta Mohammad. Il Bazar animatissimo, proprio di fronte al tempio, merita una visita , a prezzi ridicolmente bassi si realizzano nel breve spazio di una nottata, repliche di camicie, pantaloni etc. Da non perdere..

Cena e pernottamento.

Giorno 8

Madurai      

Prima colazione in hotel.

Al mattino, visita di Madurai (Tempio Sree Menakshi, il Museo di Gandhi e il bazar).
Al pomeriggio, mezzo a disposizione per attività private in città.

Cena e pernottamento.

Giorno 9

Madurai/Periyar      

Prima colazione in hotel. Partenza in mattinata per il Parco di Peryar.

Nella regione del Kerala, sulle catene montuose dei Western Ghats, sorge il PARCO NAZIONALE di PERIYAR. Il Periyar Wildlife Sanctuary si trova presso un vasto e pittoresco lago situato nel cuore della riserva. Questo bacino idrografico, contornato da colline boscose, costituisce una risorsa permanente di acqua, preziosa per l’ intera fauna della zona. Malgrado sia una riserva nazionale della tigre, i visitatori giungono qui per osservare gli elefanti indiani che si bagnano e giocano presso il lago. Confesso che vedere la Tigre è particolarmente difficile… non così per gli elefanti. Da non perdere una visita delle piantagioni di spezie che tanta parte hanno avuto nello sviluppo e nella notorietà dell’ intera regione del Kerala, creando fin dall’inizio grandi flussi di commercio tra l’India e l’Europa ( ndr. Il chiodo di garofano dava un sapore accettabile alle carni salate e conservate. La noce moscata nel ‘600 era considerata un potente medicamento contro la peste e le febbri malariche.) Cochin era il naturale porto di imbarco delle spezie. E’ grazie al commercio delle spezie che sono state aperte le rotte marittime dall’Europa verso l’India, l’Isola di Bataan ( L’odierna Indonesia ). Queste rotte originariamente aperte dai Portoghesi e dagli Spagnoli furono successivamente sviluppate a fini commerciali dagli Olandesi, che a Cochin stabilirono la loro base (vedi la singolare architettura di alcuni edifici, tipicamente olandese;) e successivamente dagli Inglesi che conquistarono il monopolio mondiale di queste importanti spezie.

Sistemazione in hotel.

Giorno 10

Periyar/Kovalam Beach     

Prima colazione in hotel.

Partenza per Kovalam Beach, arrivo in tarda mattinata, check in hotel.

Attività Ayurvediche e balneari
Il massaggio ayurvedico è una parte della più ampia scienza della vita indiana, l’Ayurveda, che affonda le sue radici negli antichi testi sacri, i Veda. L’Ayurveda è nota come scienza medica, ma soprattutto come scienza medica sacra e tale impronta resta in tutte le sue parti. Anche il massaggio ayurvedico allora, è una tecnica la cui sostanza è sacra. Non si tratta solo di tonificare i muscoli o di drenare la linfa; si tratta anche di trasformare le energie compresse e di consentire al corpo, sia fisico, sia energetico, di ristrutturarsi permettendogli di ritrovare la sua integrità e spiritualità. Per il massaggio ayurvedico vengono utilizzate diverse manualità specifiche a seconda della costituzione della persona (Vata – Pitta – Kapha) o in base alle necessità di ognuno. E’ ormai riconosciuto come uno stile di massaggio tra i più significativi, per la profondità della filosofia che lo accompagna e per la varietà delle tecniche possibili. Il massaggio ayurvedico agisce su tre piani: sul piano fisico (rilassa il corpo, migliora l’elasticità dei muscoli, migliora la flessibilità della colonna vertebrale e delle articolazioni, stimola la circolazione sanguigna e linfatica, nutre, tonifica e rassoda la pelle), sul piano psichico (toglie lo stress, riappacifica la mente, la calma, la distende) e sul piano spirituale… E’ senz’altro di aiuto sul piano fisico per i muscoli e le tensioni nervose, ma fatto nel modo corretto può progressivamente riportare ad una dimensione di noi che normalmente è dimenticata. Il massaggio ayurvedico è avvolgente, rincuorante, ristrutturante; ridona forza ed energia, recupera le funzioni vitali; è una pratica sacra, e come tale può donare moltissimo. Con il massaggio ayurvedico è possibile progressivamente riprendere contatto con la parte più profonda di se stessi, con la propria anima. E’ per questo che il massaggio ayurvedico viene anche chiamato “il massaggio dell’Anima“.

KOVALAM
Questo villaggio, nata 30 anni fa come un paradiso per hippy oggi è un frenetico centro turistico. Anche se ormai è ben diversa dal paradiso iniziale KOVALAM è riuscita a conservare un certo fascino ed è una meta popolare per viaggiatori indipendenti che vogliono riposarsi e divertirsi un po’ durante il lungo viaggio nel subcontinente indiano. L’atmosfera rilassata, ed easy going, ne fa un intermezzo molto piacevole.

Si raccomanda la cena sul lungomare dove molti ristoranti propongono alla vista dei clienti, pesci e crostacei che vengono contrattati coi clienti quasi si fosse in un bazar.

Giorno 11

Kovalam Beach     

Prima colazione in hotel.
Sistemazione in hotel a Kovalam Beach.

Attività ayurvediche e balneari

Giorno 12

Kovalam Beach/Thotapalli (Crociera in Houseboat)

Trasferimento a Thotapalli, dove ci si imbarcherà su una “House boat”. Siamo in un altro “higlight” del vostro viaggio: il percorso lungo le backwaters ( ndr, letteralmente : acque interne).

Cena e pernottamento a bordo. Pensione completa.

BACK WATERS
Il Kerala al contrario di tante altre regioni indiane non offre molti monumenti antichi. La natura qui è l’attrattiva maggiore; tra montagne, parchi e coste spiccano le BACK WATERS, strade d’acqua lunghe centinaia di km in cui si svolge la vita del paese, dal servizio postale ai mercati galleggianti, è quindi solo in barca che si può osservare bene il tutto. Ci si fermerà in villaggi ove la vita ha ancora un sapore di antico e la serenità che se ne trarrà, ci porterà a convenire che si tratta di un altro Shangri-la…

Le Houseboat sono un vero e proprio gioiello dell’artigianato indiano, veri e propri hotel galleggianti realizzati interamente a mano in legno di mogano e fibra di cocco, secondo l’antica tradizione artigianale del Kerala. Esse dispongono di tutti i comforts moderni e sono costruite secondo i canoni del risparmio energetico e dell’eco compatibilità. La cucina di bordo attenta e raffinata fornisce una varietà di piatti ricercati e raffinati indiani, continentali o tipici del Kerala atti a soddisfare i palati più esigenti.
Il personale di bordo (uno skipper, un maggiordomo, un motorista) è sempre a disposizione per qualunque richiesta o necessità.

Giorno 13

Allepey/Cochin     

Sbarco al mattino ad Aleppey, trasferimento con ns autista e mezzi privati a Cochin, check in hotel (Fort Heritage o sim., camera doppia, bed and breakfast) ed inizio visite.

COCHIN, la città che nel XVI secolo divenne una delle tappe della famosa via delle Spezie. Per le sue lagune, i suoi canali, qualcuno ha arrischiato temerari paragoni con Venezia. Pur non adorando le città, questa è molto piacevole da visitare con il suo bazar dalle case basse ed il suo “flair “ da vecchia Europa.
Grazie ai suoi importanti legami con il passato e alla splendida posizione su un gruppo di isole e lungo la stretta penisola, COCHIN incarna perfettamente i diversi aspetti della regione del KERALA, ne è il principale centro urbano. Qui si trova la più antica chiesa dell’India: Saint Francis, costruita dai frati francescani portoghesi nel 1503 ed un tempo sepolcro di Vasco De Gama che qui morì di febbri malariche. Poco distante dalla chiesa si può notare un animatissimo mercato del pesce ( più che mercato è un vero museo del pescato!) dove se ne può acquistare per poche rupie. Alcuni chioschi si cureranno di grigliarvelo a vostro piacimento. (Per questi motivi consiglio di effettuare la visita della chiesa nel tardo pomeriggio e quindi fermarsi per cena. non dimenticare l’Autan per la presenza di zanzare…. non malariche, tranquilli…)
Case portoghesi risalenti a 500 anni fa che costeggiano le vie tortuose, la sinagoga del XVI sec. appartenente ad una comunità ebraica le cui radici affondano nella diaspora, il cimitero olandese che accoglie le tombe di tanti europei, le scenografiche reti da pesca cinese,…questa varietà di situazioni è dovuta principalmente ad un passato da importante centro di commercio quale Cochin ha saputo essere. Tutt’oggi è uno dei più grandi porti dell’India nonché un ‘importante base navale.

Giorno 14

Cochin       

Prima colazione in hotel. Visita libera di Cochin. Pernottamento in hotel.

Giorno 15

Cochin / Italia     

Volo di ritorno in Italia.

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